da Luca Biscione | Mag 1, 2020 | Uncategorized
L’URGENZA DI FARE CASSA
Domanda: un Cliente, tra un mese, apprezzerà di più un prodotto/servizio con uno sconto del 10% o con una dilazione a 60 giorni??
Come in tutte le crisi finanziarie (dalla diversa origine..), alla ripresa, le Aziende si focalizzeranno sugli Obiettivi a breve, (liquidità, contenimento dei costi, produrre solo il necessario, ecc..) e sacrificheranno quelli a medio termine, operando senza una opportuna Programmazione e Pianificazione.
Il mio personale consiglio è di non aspettare altre settimane per capire che anche le altre Aziende ragioneranno allo stesso modo e quindi cercheranno di posticipare ogni sorta di pagamento per evitare di azzerare la poca liquidità disponibile; la differenza la fa chi già oggi cerca di capire qual è la PROPRIA DISPONIBILITA’ FINANZIARIA e di conseguenza programma una strategia commerciale volta a un dilazionamento dei pagamenti per i Clienti attuali o potenziali. Una politica aggressiva (e rischiosa) ma che avrebbe effetti immediati: molte aziende saranno costrette a scegliere il fornitore che concede una dilazione nei pagamenti piuttosto che il fornitore dal prezzo più basso.
da Luca Biscione | Apr 18, 2020 | Uncategorized
La domanda che molti si fanno è: DA DOVE RIPARTO?
Per le Aziende che hanno più linee di Prodotti/Servizi (e magari ogni linea ha diverse categorie al suo interno), scegliere è fondamentale perché, adesso più che mai, si dovrà lavorare per ottenere risultati nel breve per assicurarsi la continuità e profittabilità del business nel medio e lungo periodo.
Uno dei framework che possono aiutarci in tal senso è la #mappa pionieri-migratori-coloni dal quale si evincerà il grado di #innovazione della propria Offerta di Valore e, di conseguenza, le prospettive di crescita e di profitto contenute in essa..
Normalmente, i leader di mercato usano due indicatori per valutare la loro forza (quella dei prodotti/servizi che offrono) ovvero la #QUOTA DI MERCATO e L’ATTRATTIVITA’ DEL SETTORE. Se gli affari vanno bene, spesso si ha una buona fetta di mercato (o quella a maggiore redditività) e quindi si pensa che non sia necessario cambiare strategia. Ma è sempre così (in un mercato che cambia velocemente e inaspettatamente)?
La quota di mercato rappresenta una performance passata e non futura. Si pensi alla Kodak che aveva una quota di mercato importante ma non ha guardato al mondo digitale, oppure la BlackBarry che deteneva quota e attrativittà ma ha sottovalutato quello che stava facendo Apple con gli smatphone (sappiamo poi come sono andate le cose). Oggi, con la mappa p-m-c si superano questi concetti introducendone due, altrettanto importanti, come il concetto di VALORE e quello di INNOVAZIONE.
Il concetto di Valore è importante perché costringe le Aziende a pesare quanto si trasferisce al mercato e, il successo che i clienti ci riconoscono, determina la nostra crescita di oggi e la sopravvivenza di domani. Non ci si culla sugli allori momentanei perché il successo di oggi è dovuto a quanto abbiamo offerto ieri..
Stesso discorso vale per l’Innovazione: senza di essa un settore cade nella trappola dei “miglioramenti concorrenziali”
Bisogna analizzare quindi la nostra offerta e capire bene: quanto, di quello che offriamo, offre unicamente un “Valore Imitativo”, quanto è “migliorativo” di quello che offrono i concorrenti e quanto è veramente “Innovazione di Valore”. La mappa Pionieri-Migratori-Coloni ci aiuta in questo:
Pionieri – sono le offerte che rappresentano la vera Innovazione di Valore. Magari sono le linee di prodotto che ad oggi hanno meno clienti (e quindi potrebbero sembrare non importanti se valutate con altri parametri) ma che rappresentano il business che cambierà radicalmente il rapporto valore-costo e le prospettive future di crescita
Coloni – trattasi di quelle offerte che apportano un puro Valore di imitazione e rappresentano la concorrenza nel settore (opposte a quelle dei Pionieri). In una prospettiva futura, saranno le prime linee di prodotto che saranno sostituite (bassa marginalità, spesso pura concorrenza sul prezzo)
Migratori – rappresentano una via di mezzo, ovvero un miglioramento del Valore dell’offerta ma non Valore Innovativo. Trattasi di quei prodotti sui quali investiamo quanto basta per farli apparire come innovativi rispetto alla concorrenza, ma altro non sono che un miglioramento su qualcosa che esiste già
Quando ci si avvia a strutturare una mappa p-m-c è importante che la valutazione dei prodotti/servizi che offriamo al mercato, la facciamo dal punto di vista del Cliente: può succedere che quello che è un prodotto innovativo per la nostra realtà (quindi etichettato come Pioniere) in realtà il mercato lo conosce già e lo valuta come Migratore o Colone e quindi non apprezza e non riconosce l’offerta di valore-costo.
All’opposto, potremmo aver investito tanto in R&S e il prodotto che ne viene fuori è realmente Innovativo ma non si riesce a creare e trasferire il Valore, ovvero l’utilità per il cliente (questo perché a volte, chi lavora negli uffici di R&S è scollegato dalla realtà e si incentra solo sul processo di innovazione). Se l’innovazione non crea valore, è fine a se stessa e non crea ricchezza…
Altro aspetto importante, è capire che la mappa ideale non è fatta di tanti “Pionieri”, ma dipende dal settore di appartenenza e dal momento socio/economico in cui si opera. Se operiamo in un settore con elevati costi fissi e ingenti costi nascosti per il cliente, la situazione migliore potrebbe essere quella di avere pochi solidi “Migratori” e un “Pioniere” così da avere liquidità oggi mentre si costruisce il domani.. Ogni linea di Prodotti/Servizi ha il suo equilibrio: bisogna avere sia Coloni (che garantiscono liquidità e stabilità finanziaria nell’oggi) che Pionieri che sono il motore della crescita per il domani..
Avviare una analisi con questa “strumento” può dare una visione differente sia dal punto di vista amministrativo/finanziario, sia dal punto di vista strategico. Si avrà una visione dell’oggi (risultato delle scelte passate) e di quello che vorremmo fosse in futuro (in base a ciò che decidiamo oggi). Inoltre, è uno lavoro che ha benefici anche sul rapporto con i propri Collaboratori chiamati ad esprimersi per definire quanto necessario per una analisi così trasversale. Il fattore umano sarà molto importante.. è solo questione di mindset
da Luca Biscione | Apr 8, 2020 | Uncategorized
Le strategie di oggi devono essere suffragate da Dati per evitare che restino OPINIONI..
I punti dolenti sono aspetti del business, del prodotto/servizio, del mercato che i Clienti vengono “obbligati” ad accettare ma che diminuiscono l’utilità ai loro occhi al punto da mettere nella condizione i “non-clienti” di rivolgersi altrove. In un’ottica #Oceano blu questi limiti sono opportunità da analizzare e cogliere, attraverso strumenti e strategia, che possano permettere all’azienda di entrare in nuovi mercati..
Uno degli strumenti più interessanti è la #Mappa dell’utilità offerta al cliente: praticamente una tabella, personalizzabile per settore merceologico, tipologia di prodotto (ed altre variabili), che vede sei stadi esperienziali (customer experience: Acquisto, Consegna, Utilizzo, Manutenzione, ecc..) del cliente quando si approccia ad un prodotto/mercato, rapportati a sei leve che un’azienda deve offrire per aumentare l’utilità percepita dal cliente (#Produttività, Semplicità, Comodità, Rispetto per #l’ambiente, ecc..). Così facendo abbiamo una griglia di 36 campi di possibile intervento che mostrano due cose: dove normalmente si concentrano le nostre attenzioni/budget/investimenti/sforzi commerciali e di conseguenza dove operiamo di meno (ma che rappresentano comunque dei fattori di utilità per i clienti e per i non-clienti). Risultato: c’è del valore che è intrappolato in una offerta commerciale che non esalta molti aspetti ritenuti, invece, importanti per i Clienti. I quadranti dove operiamo e investiamo sono decisamente inferiori ai 36 possibili in uno scenario “classico” e, quindi, avremo uno schema chiaro dove e in cosa investire per soddisfare meglio i clienti in essere e per arrivare a nuovi clienti in nuovi mercati (#Oceano Blu). La Mappa dell’utilità necessità di una condizione di base, ovvero che queste valutazioni vengano fatte come se fossimo Noi il #CLIENTE..
Abbiamo strumenti, abbiamo informazioni, abbiamo #Dati che ci permettono di avallare o meno le nostre ipotesi. Le strategie di oggi devono essere suffragate da Dati per evitare che restino OPINIONI
da Luca Biscione | Ott 23, 2019 | Uncategorized
IL SUCCESSO CHE IL MERCATO NON PUO’ DARTI SE..
Sempre più Aziende partono dal presupposto che “l’Internazionalizzazione” sia la panacea a tutti i mali aziendali:
- Fatturato
- Svuotamento Magazzini pieni
- Pagamenti anticipati
- Pieno sfruttamento della capacità produttiva
- Etc…
Tutto possibile a patto che l’Azienda non consideri il Mercato estero come il punto di arrivo di un percorso breve e semplice; Un nuovo Mercato deve rappresentare il punto di partenza (Obiettivo primario) per una serie di analisi “INTERNE” all’Azienda che ne certifichino le condizioni necessarie e sufficienti per ottenere il massimo da un processo che richiederà all’Azienda, in primo luogo, #investimenti e #costi.
Efficientare la Struttura e renderla attraente ad un mercato estero e a un processo di export, dovrebbe essere un ATTO DOVUTO: non sempre il momento giusto per andare all’estero è quando si pensa di avere il prodotto giusto, perché il Mercato oggi non compra solo un #buon prodotto, ma un #sistema azienda che produce e distribuisce quel prodotto.
#LB Consulting di #Luca Biscione lavora sul concetto di #AZIENDA, strutturandola per affrontare, nel momento giusto, il viaggio verso nuovi mercati: valutazione dei tempi giusti per entrare, determinazione delle linee di prodotto adatte a quel mercato, costificazione del processo e analisi di possibili ritorni in fatturato, marginalità, quote mercato, ecc..
Spesso succede che gli investimenti a breve per avviare un processo di export (Marketing, Design del prodotto, certificazioni, Export area manager, Fornitori, Distributori, Dazi, ecc..) siano troppo esosi per la disponibilità finanziaria dell’azienda: prendere diversi ordini vuol dire, in primo luogo, esporsi finanziariamente e poi rientrare in un secondo momento. Rivenditori, agenti, logistica, trasferte, certificazioni, sono costi certi, mentre i ricavi, fatturazioni, incassi, boh!!!!
#Marketing Strategico, #Programmazione e #Pianificazione commerciale, #Analisi dei Processi, definizione della proposta di #Valore e trasferimento del #Valore della proposta commerciale ai Clienti sono i percorsi da fare prima di avventurarsi in un nuovo mercato, certo di #costi e incerto di #profitti…!
PRIMA DI ANDARE LONTANO, GUARDATI INTORNO…
da Luca Biscione | Set 26, 2019 | Uncategorized
Il titolo non è una provocazione, ma una semplice constatazione: parliamo di #Industria 4.0, di nuovi #strumenti e di moderne apparecchiature che comunicano tra loro e generano migliaia di informazioni, ma quanti di Voi hanno notato un cambio radicale di approccio strategico dopo aver implementato e “usufruito” (fiscalmente) di Innovazione 4.0? Quanto la cultura manageriale è cambiata e se la stessa è al passo dell’#Innovazione 4.0? Produrre di più, produrre meglio, non è stata la conseguenza di un cambio di approccio manageriale/strategico, ma spesso, l’aver colto l’opportunità fiscale di ammodernare una parte della Struttura, soprattutto a livello produttivo e logistico, GESTENDO poi l’azienda con le stesse logiche e lo stesso approccio di quando c’era I2.0..
Parliamo di #Innovazione Manageriale…: un #BigDatal non fa #Innovazione