da Luca Biscione | Giu 25, 2018 | Uncategorized
Dal gennaio 2018 il sistema PMI italiane (oltre il 90% del sistema Azienda Paese) può usufruire di un nuovo bacino fondi a cui attingere per incrementare le potenzialità di crescita grazie all’investimento di “investitori inusuali”.
Come specificato dall’articolo del periodico “subfornitura”, è infatti entrato in vigore il nuovo regolamento Consob sulla raccolta di capitali di rischio tramite portali on-line (Equity Crowdfunding) che consente di estendere di estendere tale strumento non solo alle start-up e PMI innovative, ma anche a tutte le PMI “tradizionali”. Con questo strumento le PMI potranno reperire le risorse economiche e finanziarie necessarie per il finanziamento di un progetto, senza ricorrere ai tradizionali canali (Banche, ecc..).
Per accedere a tali fonti di finanziamento, , esistono i cosiddetti portali di equity crowdfunding gestiti da soggetti autorizzati dalla Consob.
Per poter accedere, le PMI devono possedere alcuni requisiti base:
- numero di dipendenti nel corso dell’esercizio inferiore a 250
- totale dello Stato Patrimoniale non superiore a 43 milioni di Euro
- fatturato netto attuale non superiore a 50 milioni di Euro
E’ stata inoltra ridotta la soglia obbligatoria di sottoscrizione dell’offerta da parte di investitori qualificati al 3%….
Sicuramente uno “Strumento” da approfondire
da Luca Biscione | Giu 18, 2018 | Uncategorized
Partendo dalla famosa teoria “Oceano Blue” che afferma che le Aziende devono concentrare una parte dei loro sforzi per cercare nuove nicchie di mercato piuttosto che persistere in strategie che la porteranno a farsi “mangiare dagli squali” del mercato nel quale opera da tempo, cerchiamo di contestualizzare tale teoria al giorno d’oggi, osando in una constatazione: dato che non è sempre possibile o semplice ritagliarsi o trovare nicchie di mercato poco “frequentate”, potrebbe essere il caso di sfruttare le nuove tecnologie per sopravvivere e distinguersi negli “oceani” nei quali si opera da sempre…!
A conferma di questo pensiero strategico, viene un rapporto della società di consulenza Mckinsey, il quale afferma che le nuove tecnologie digitali avranno un impatto sostanziale nell’ambito di quattro categorie di sviluppo: la PRIMA, riguarda l’utilizzo dei dati, la potenza di calcolo e la connettività, comprendendo, per esempio, i #Big Data, #IoT e la nuova forma di comunicazione m2m (machine to machine).
La SECONDA è quella dei “sistemi di analisi” che permettono di ricavare valore, ossia informazioni, dai dati raccolti.
La TERZA riguarda l’interfaccia tra uomo e macchina richiedendo interfacce più intuitive e #Realtà aumentata.
INFINE c’è tutto il settore che si occupa del passaggio dal digitale al reale, grazie alla manifattura additiva, la robotica, la stampa 3D e tutto ciò che va nella direzione della ottimizzazione dei consumi.
Per crearsi un OCEANO BLUE, potrebbe bastare passare da 1% di reale utilizzo dei dati raccolti, ad una percentuale ben più alta per ottenere vantaggi dal “machine learning”, cioè dalle macchine che imparano dai dati via via raccolti e analizzati
da Luca Biscione | Giu 14, 2018 | Uncategorized
Temporary e Innovation Manager
Oggi tiro l’acqua al mio mulino riportando un articolo della rivista “Fare Business” nel quale si evince che secondo l’ultima indagine di Confapi, Temporary e Innovation Manager sono le risorse umane più ricercate dalle PMI italiane.
Il 57,4% dichiara infatti di aver bisogno di figure manageriali di elevata professionalità in grado di sviluppare i processi produttivi e organizzativi. Di queste, il 34,4% non può prescindere da un Temporary in grado di creare i presupposti per uno sbocco su “nuovi mercati”. Il 23,3% dichiara inoltre di necessitare di un Innovation Manager che, in collaborazione con il Temporary, possa accelerare e gestire i processi di innovazione e digitalizzazione dell’impresa. Quest’ultima figura professionale, cresciuta molto grazie al Piano nazionale Industria 4.0, ha l’importante compito di accompagnare l’azienda verso un processo di trasformazione e acculturamento digitale.
Le trasformazioni in atto nell’organico delle Aziende moderne, vedono sempre di più la collaborazione di professionalità estremamente verticali e specializzate con Manager dalla visione trasversale.
Ad ognuno il suo Manager…!
da Luca Biscione | Giu 12, 2018 | Uncategorized
Visioni opposte nelle politiche doganali e di sviluppo economico tra Cina e Stati Uniti
CINA: dal 1° luglio 2018 è prevista una riduzione dei dazi all’import per prodotti dei settori automotive, elettrodomestici, abbigliamento e cosmetici
Per gli autoveicoli per il trasporto di merci e persone è prevista una riduzione dal 25% al 15%, mentre per i telai, le carrozzerie e altre parti per autoveicoli si applicherà un’aliquota unica del 6%.
La riduzione dei diritti doganali riguarderà inoltre vestiti, scarpe, articoli sportivi passeranno al 7,1% dal 15,9%, le lavatrici e i frigoriferi scenderanno all’8% dal 20,5% attuale; i cosmetici e alcuni prodotti per la salute al 2,9% dall’8,4% di oggi.
(Rif: Confindustria Centro)
da Luca Biscione | Mag 31, 2018 | Uncategorized
Il futuro della 4.0 è la SERVITIZZAZIONE
Girando per Aziende, ci si rende conto come buona parte dei processi produttivi stanno subendo una trasformazione tecnologica importante frutto della cosiddetta rivoluzione 4.0, ma quello che è altrettanto evidente è come questo processo non venga percepito in maniera “trasversale” all’interno della vita e delle procedure aziendali. Sostanzialmente, la 4.0 in molte Realtà, si è fermata ad alcuni reparti (produzione, tecnico e progettazione, logistica) ma ha fatto poco a livello di PROCESSI e soprattutto a livello di Modello di Business. Secondo me, nei prossimi mesi, la differenza (tra le Aziende che offrono e le Aziende che comprano) la farà la SERVITIZZAZIONE del processo. Poche realtà hanno la lungimiranza di capirne l’importanza e ancor meno sono quelle che investono per acquisirne i servigi. Oggi parliamo di integrazioni di hardware meccanico, sensorizzazione, elettronica e software ma nei prossimi mesi/anni la spunterà chi offrirà e chi usufruirà di “pacchetti servizi” da abbinare alle funzionalità operative. Purtroppo, nelle Aziende di oggi, non ci sono tutte le competenze necessarie per far fruttare al massimo gli investimenti e soprattutto ancor meno ci sono competenze in grado di capitalizzare i #Big Data generati da tale processo. Per incamminarsi su questo sentiero di efficienza e modernizzazione REALE, le Aziende dovrebbero, a mio modo di vedere, ampliare il #modello di business attraverso un confronto non solo con gli operatori della Filiera produttiva ma anche e soprattutto al proprio interno, aumentando e creando le competenze necessarie. 4.0 del fattore umano e pacchetto servizi saranno le nuove discriminanti: a breve, vincerà chi offrirà non solo un bene come fattore produttivo moderno e performante, ma una capacità produttiva o un servizio che l’oggetto può realizzare. Sostanzialmente, i produttori dovrebbero, a mio modesto modo di vedere, avere la lungimiranza di cambiare #modello di business capendo che l’integrazione con aziende che propongono servizi complementari potrebbe diventare “strategico” e vincente. Tutto questo per arrivare a disporre di un “pacchetto” completo e organico di beni e servizi che possano sostenere la servitizzazione della proposta commerciale da parte di costruttori e integratori di tecnologie ( a tutti i livelli).
Sbaglierò, non so, ma il quotidiano in PMI è una DURA scuola di vita reale fatta di migliaia di aziende specchio di una cultura aziendale parziale e opportunista di situazioni congiunturali volte spesso a usufruire di agevolazioni economiche messe a disposizione per innovazione e progresso trasversale…!
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