Il Turnaround management è un processo dedicato al rinnovamento delle aziende in crisi, attraverso l’utilizzo di strumenti di Pianificazione Strategica, allo scopo di riportare l’azienda in una situazione di solvibilità pre-crisi.
Tale processo di ristrutturazione a breve, medio e lungo termine, nel coinvolgere tutti gli stakeolders dell’azienda (clienti, fornitori, dipendenti, ecc..), parte dall’analisi dei fattori che determinano lo stato di crisi (con diversi strumenti come Activity Based Costing, SWOT Analisys) utilizzando tool mutuati dall’economia e dal diritto (Business process management, Business planning, procedura concorsuale, ecc..) come dalla psicologia (Mentoring e Coaching) per la definizione del piano che dovrebbe riportare l’azienda ad un riposizionamento che potrà voler dire: vendita, locazione, riposizionamento di Brand e di prodotto, fallimento, studio e lancio di nuovi prodotti, adozione della politica di Total quality, ecc..
Questo piano di riposizionamento si compone, normalmente, di 5 fasi:
- Valutazione dei fattori che hanno determinato lo stato di crisi: cattiva gestione, perdita di quote di mercato, riduzione della marginalità, non rinnovamento dei processi aziendali, assenza di investimenti in Marketing, assenza di investimenti in Innovazione dei processi e degli strumenti IT utili a facilitare la gestione aziendale, nessuna Formazione del personale negli ultimi 5 anni
- Recupero, ovvero la messa in pratica di azioni immediate finalizzate al “recovery” di una parte delle azioni ordinarie per la gestione quotidiana dell’azienda permettendo la continuazione dello scopo aziendale
- Ristrutturazione, ovvero l’analisi degli indicatori che vengono fuori dalla fase di Recupero, per decidere il futuro immediato dell’azienda: ricorso alla procedura concorsuale piuttosto che alla prosecuzione dell’attività aziendale e al raggiungimento degli obiettivi a breve, medio e lungo periodo. Fatte delle attività di audit, se si propenderà per la continuazione, sarà necessario definire un nuovo Piano Strategico attraverso una pianificazione aziendale tanto strategica quanto operativa
- Stabilizzazione, ovvero il ritorno ad una gestione “ordinaria” che preveda, dopo i dovuti audit, il termine delle procedure straordinarie e l’implementazione delle nuove strategie attraverso il lavoro di un nuovo management interno aziendale
- Rivitalizzazione, ovvero l’inizio di un nuovo ciclo di sviluppo aziendale con un nuovo piano strategico, una nuova programmazione e nuovi investimenti in Marketing
A livello di riposizionamento dell’azienda, esistono diverse tecniche a seconda della situazione che verrà fuori dai primi audit e dalle decisioni che si prenderanno; Il riposizionamento lo posso fare attraverso un:
- Ridimensionamento degli obiettivi o delle dimensioni dell’azienda attraverso una vendita di asset aziendali non strategici, l’abbandono di mercati molto competitivi e sui quali si margina poco, piuttosto che la chiusura di linee di prodotto anch’esse poco redditizie. E’, tra le azioni intraprese, quella meno “popolare” e condivisa, ma se si superano le resistenze iniziali, si potrebbe arrivare a buoni risultati
- Riposizionamento, ovvero la creazione di nuovo valore attraverso l’innovazione che posso generare nel lancio di nuovi prodotti, nell’ingresso in nuovi mercati e nell’azione di tutti gli elementi del Marketing Mix
- Sostituzione dei principali manager aziendali (a volte anche dell’AD) affinchè si possano studiare ed implementare nuove politiche e nuove strategie dando un netto segnale di discontinuità. E’ l’operazione più complicata perché molte aziende, alla sostituzione dei manager, non fanno seguire una necessaria attività di coaching alle nuove leve..
- Infine abbiamo il Rinnovamento, ovvero l’approvazione e l’implementazione di un Piano Strategico migliorativo sotto diversi aspetti qualitativi e quantitativi predefiniti
Il Turnaround è un processo complesso, che richiede il lavoro da parte di Professionalità dalle competenze trasversali e la “determinazione” a mettere in pratica la soluzione migliore per l’azienda, anche se richiederà sacrifici alle Persone che operano nella stessa