MONDO STARTUP
Molti giornali o canali web parlano ogni giorno di Startup innovative e di idee brillanti che hanno fruttato fama e finanza a giovani, poco più che maggiorenni, molti senza un livello scolastico accademico, che spesso hanno fatto delle loro passioni, il business della vita… TUTTO VERO
Quello che però pochi dicono è che dopo i primi tre anni di vita, il 96% delle Startup chiude i battenti e del restante 4%, più della metà subiscono un cambiamento societario che le porta ad essere “comprate” da realtà più grandi, facendole diventare veri e propri uffici di R&S..
La mia analisi parte da uno storico di rapporti con Realtà che si sono affacciate al mercato: cambia il modello di innovazione e di conseguenza il modello di business, cambia la tecnologia, gli strumenti e mezzi, più analytics, ma, quello che sostanzialmente accomuna giovani Realtà imprenditoriali con l’industria tradizionale dI oggi, è che nella definizione della Vision e degli Obiettivi, ci si concentra sul prodotto/servizio dedicando poco tempo e poche risorse alla STRUTTURA AZIENDALE. Prescindere da una analisi e da una necessaria strutturazione, vuol dire minare alla base ciò che rappresenta il contenitore delle idee. Oggi non si compra più solo un prodotto/servizio, ma l’Azienda che lo produce: rating, solidità finanziaria, capacità produttiva, tempi di risposta, tempi di consegna, tecnologia, Customer Service, ecc..
Con Esa Professional (al Suo attivo decine di casi di Starup lanciate con successo), si è operato e si opera in settori che vanno dall’IoT alla Realtà aumentata, dall’ambientale all’energetico al medicale, ecc..
Le Startup rappresentano per il settore Industriale, una grande opportunità in quanto consentono alla ricerca di uscire dai “garage” o dagli atenei e dal mondo accademico, per affacciarsi al mercato e portare INNOVAZIONE.